Tatiana & Alexander, Paullina Simons

Tatiana e Alexander si conoscono in Russia il giorno che Hitler dichiara guerra al loro paese. E’ un colpo di fulmine.

In realtà, però, Alexander non è russo: è figlio dei Barrington, immigrati americani, che si sono trasferiti nella patria del comunismo per motivi idealistici. Attraverso una serie di vividi flash back veniamo a scoprire come i suoi genitori perdono ogni illusione circa le possibilità di rinnovare il mondo per mezzo dell’ideologia politica.

I Barrington sono costretti a cambiare spesso casa e a dividere le loro stanze con sconosciuti; devono svolgere lavori scelti dallo stato, lavori che non sono per niente motivanti e che non garantiscono né cibo né vestiti decenti. La politica russa si ripercuote anche nelle piccole cose, ad esempio, nei nomi degli alberghi, che cambiano ogni volta che un certo personaggio cade in disgrazia.

Se il libro della Simons merita di essere letto, è per questi dettagli storici anche se, nel descrivere l’assedio di Leningrado, sembra sfumare la narrazione, perdere chiarezza. Non credo sia una svista: credo sia dovuto al fatto che questo libro è il secondo di una trilogia, e che l’assedio sia meglio descritto nel primo volume.

Questo libro inizia la narrazione quando Alexander e Tatiana sono già divisi: lui è nelle mani della polizia politica russa, lei è a Ellis Island, libera ma sola, con un figlio appena nato. La loro storia è raccontata attraverso flash back.

Il resoconto della loro storia d’amore, però, mi fa scadere il libro. Era partito come un romanzo storico, ed è scaduto in un romanzo rosa. Peccato.

Sospeso a p. 306 (su 679).

6 Comments

Filed under book, Libri & C., Scrittori russi

6 responses to “Tatiana & Alexander, Paullina Simons

  1. Ma Il cavaliere d’inverno ti era invece piaciuto?

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    • Non ce l’ho! Mi confermi che parla dell’assedio? Questo secondo libro mi dà l’impressione che la storia un po’si ripeta…

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      • Non ti posso confermare nulla, perché non ho ancora iniziato la serie. Non capisco però perché iniziare una saga dal secondo libro, è chiaro che qualcosa ti perdi, no? Se poi sia più romance che storico, leggo pareri così discordanti che a questo punto la ritengo più una definizione personale (o peggio un maniera di rimpolpare le vendite, dato che statisticamente leggono più donne e i rosa sono il genere più venduto).

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      • Errore mio. Avevo questo libro sulla libreria e non sapevo fosse il secondo di una trilogia…

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      • Prova a rintracciare il primo, dovresti trovarlo anche usato su comprovendolibri. Quando ha inserito la serie de Il cavaliere d’inverno nella “metadone list” di Outlander (cioè quei libri che ti possono “aiutare” tra un’uscita e l’altra di Diana Gabaldon, che ci mette anche due anni per un nuovo tomo), quindi sicuramente è un po’ romance, ma certo non un chick-lit. 🙂

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  2. (non “Quando” ma “Qualcuno” 😛 )

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