Manuale di un monaco buddhista per sconfiggere la paura degli altri – Matsumoto Keisuke

La paura degli altri deriva dall’insicurezza. E fin qui niente di nuovo.

Mancanza di fiducia in se stessi +
eccessiva preoccupazione per il giudizio altrui +
ansia =
————–
Insicurezza

Questa è l’equazione riportata nel libro. Io l’avrei semplificata, riducendo tutto alla paura in generale, all’incapacità di accettare il cambiamento nell’opinione altrui, all’impermanenza dell’opinione altrui. Ma questa è la mia opinione.

In realtà questo libro non mi sembra un’opera d’arte. Non dice nulla di nuovo. Sì, lo so che in questa materia ormai è stato detto tutto, ma c’è sempre qualcuno che lo sa dire in modo innovativo, e questo qualcuno non è Matsumoto.
Tuttavia… leggetelo comunque. Un ripasso non fa mai male.

(…) vorremmo che il valore della nostra esistenza fosse riconosciuto in modo incondizionato e desideriamo essere considerati indispensabili, a prescindere da ciò che possediamo (…)
Una delle chiavi per sconfiggere l’insicurezza è la religiosità (…)
Perfino una persona che pensavamo di comprendere nel profondo affronterà dei cambiamenti e risulterà diversa, poiché gli esseri umani cambiano ogni giorno. Muterà la situazione in cui si trova quella persona, e anche la persona stessa. Perciò, se insistiamo a rapportarci a una persona nel modo arbitrario che abbiamo stabilito inizialmente, con il passare del tempo quella persona avrà l’impressione che noi non riusciamo a capire né i suoi sentimenti, né la situazione in cui si è venuta a trovare negli ultimi tempi. E così, prima ancora che ce ne rendiamo conto, una distanza irrecuperabile si creerà fra noi, e ci pentiremo di come abbiamo gestito la situazione. Per evitare simili fallimenti che derivano dalla superbia, è molto importante che vi rivolgiate alle persone sempre come se fosse la prima volta che vi rapportate con loro.

1 Comment

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One response to “Manuale di un monaco buddhista per sconfiggere la paura degli altri – Matsumoto Keisuke

  1. Niente di nuovo, alla base il noto pensiero orientale, però diventa comunque un utile occasione di ripasso.
    Se non altro, c’è da giurarci che pur sapendo,scopriamo di non averlo osservato 🙂

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