Intervista alla scrittrice di romanzi erotici Tess Harding

imageMorgen Bailey: Ciao Tess. Raccontaci come e quando sei diventata una scrittrice.

Tess Harding: Ho vissuto nel Regno Unito fin da bambina finché mio padre si è dovuto trasferire in Galles per lavoro. Fin da quando posso ricordarmi ho sempre voluto fare la scrittrice. In uno dei miei primi ricordi sono seduta nel nostro giardino – avrò avuto otto o nove anni – e scrivevo una storia su un tavolo di scuola che mio padre aveva scovato non so dove. Scrivevo in continuazione sia durante la scuola che al college, a quel tempo era per lo più narrativa e fantasy. Ho mandato racconti brevi a varie riviste di fantascienza finché alcune sono state accettate. Poi sono passata alle riviste – tutte le solite riviste finché è andata bene anche con queste. (…) Intanto scrivevo romanzi e li inviamo agli agenti. (…) Il mio primo romanzo è stato pubblicato nel 1975. Negli anni successivi ne sono stati pubblicati diversi altri, ma le entrate erano miserrime e nel 1980, nel mezzo di una lunga relazione, pensavo ai bambini e avevo bisogno di guadagnare così mi sono trovata un lavoro serio e la scrittura è stata messa da parte. Negli ultimi due anni mi sono decisa perché se non tornavo subito a scrivere, non l’avrei più fatto, così mi sono ritagliata del tempo, ho iniziato a scrivere e ho scoperto (spero) di esserne ancora capace.

MB: Che genere scrivi e hai mai considerato altri generi?

TH: Attualmente scrivo romanzi erotici (e sottolineo erotici). Ma in passato ho scritto fantascienza e fantasy e sto lavorando a un thriller psicologico. Mi viene spesso l’idea di lavorare ad altri generi ma sto cercando di essere coerente e di crearmi un nome come autrice senza far confusione ai lettori, che magari possono indispettirsi.

MB: (…) Cosa hai pubblicato fino ad ora? Ti occupi di una parte del marketing?

TH: (…) Lavoro sempre al marketing. Al momento mi dedico al mio sito, a FB e Twitter. Sono su LinedIn e cerco di commentare regolarmente, ma anche di postare nei gruppi Amazon. Mi piacerebbe che alcuni miei lavori fossero recensiti ma sto lottando per trovare un posto adatto per loro.

MB: Forse qualcuno che sta leggendo te lo proporrà. Hai un agente? Pensi che siano vitali per il successo di un autore?

TH: Avevo un agente molto tempo fa. Era un rapporto a distanza, ci siamo incontrati una volta ed è stata un’esperienza piuttosto surreale. Voleva che mi trasferissi a Londra perché secondo lui i “veri scrittori” vivevano a Londra. Non l’ho fatto. (…) Non voglio essere una vera scrittrice. Quando ho ricominciato a scrivere ho volutamente deciso l’auto pubblicazione. Lo so che posso farmi pubblicare, l’ho già fatto. Ora voglio lavorare da sola e tenermi la maggior parte delle entrate, senza aspettare un anno perché il libro arrivi nelle librerie e senza alcun controllo sulla copertina o l’aspetto.

MB: (…) I tuoi libri sono disponibili come eBooks? Se sì, come è stata la tua esperienza in merito? E tu leggi eBooks?
TH: Tutti e tre i miei libri sono anche degli eBook, e sì, leggo spesso eBooks. Ho comprato un lettore un anno fa e da allora ho letto solo un paio di libri stampati. Leggo quasi solo sul kindle ora e non mi manca per niente l’odore o il tocco della carta (anche se credo di essere un caso raro in qeusto). (…)

MB: (…) Come è stata la prima volta che ti hanno pubblicato qualcosa, ed è sempre un’emozione?

TH: Come ho detto all’inizio, avevo 24 anni (sì – sono davvero così vecchia!). Se è stata un’emozione? Certo che lo è stata. Una delle cose più eccitanti che mi sia mai capitata. Non come diventare madre, ma molto simile. Non so se sarebbe un’emozione uguale ora, sono diventata molto più cinica a riguardo del mercato editoriale.

MB: I tuoi lavori sono mai stati rifiutati? Se sì, come hai reagito?
TH: Non li ricevono tutti? I rifiuti sono duri. Quando sei giovane la prendi sul personale… ma quando sei adulto la prendi ancora più sul personale. Ho ricevuto centinaia di rifiuti, alcuni carini, alcuni antipatici. Eppure i rifiuti ti dicono che devi scrivere meglio, così è quello che ho fatto. Se prendi i rifiuti sul serio invece di preoccuparti per loro, ti possono aiutare a migliorarti come scrittore.

MB: Cosa stai scrivendo in questo momento?

TH: Diverse cose. Non sono mai stata capace di lavorare a una cosa alla volta. Sto finendo un nuovo libro intitolato Cherri Red che spero di pubblicare a settembre. (…) Inoltre sto buttando giù I canovacci di alter tre o quattro cosette (…). Prossimamente conto di lavorare a una versione non erotica di una mia storia intitolata Samhain Cide che ha vinto un concorso lo scorso anno (…), sarà un genere fantasy/paranormale.

MB: Riesci a scrivere ogni giorno? Qual è il massimo che hai scritto in una giornata?

TH: Cerco di scrivere ogni giorno ma non sempre ci riesco. Uso un programma che si chiama Scrivener che mi fissa target giornalieri – al momento 2.000 parole – così posso misurare quello che faccio. Lavoro solo 4 giorni alla settimana al mio lavoro pagato così il venerdì è il giorno dedicato alla scrittura. Scrivo abbastanza veloce (circa 50 parole al minuto) e posso farlo per un lungo periodo. Quand’ero giovane scrissi un intero romanzo in soli tre giorni, l’ho inviato ad una casa editrice e me lo hanno pubblicato nel giro di sei mesi.

MB: (…) cosa ne pensi del blocco dello scrittore? Ne hai mai sofferto? Se sì, come lo curi?

TH: (…) Per alcuni anni ho scritto a tempo pieno, mi sedevo alle 9 di mattina, interrompevo per il pranzo e continuavo fino alle cinque. Se la mia musa non c’era, stavo seduta davanti alla carta finchè non tornava. Credo che la scrittura sia manifattura, non un’arte, e più scrivi, più facile ti viene (…). Smettila di lamentarti, siediti e scrivi.

MB: Qual è l’aspetto della scrittura che ti piace di più?

TH: sedermi e scrivere, perdermi nel mondo immaginario, vivere e osservare i miei personaggi. Stranamente mi piacciono molto anche gli altri aspetti, le prove, l’editing, il design e la formattazione. Quello che mi piace di meno? Probabilmente il marketing – ma in questo periodo è un male necessario.

MB: Che suggerimento daresti agli aspiranti scrittori?

TH: 1. Scrivi e poi scrivi di più. (…)
2. Non prendertela per i rifiuti ma impara da loro.
3. Non aspettare l’ispirazione – cercala, e se non la trovi, scrivi lo stesso.
4. Leggi molto di altri scrittori, scopri quello che ti piacerebbe scrivere (non copiare). (…)

MB: Dove possiamo trovare te e i tuoi libri?

TH: Se avete abbastanza coraggio mi trovate sul mio sito http://www.jt-harding.com – sebbene io scriva narrativa per adulti, cerco di mantenere il sito adatto a tutti per non far scappare nessuno..
(…)
Trovate qui l’ORIGINALE integrale.

7 Comments

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7 responses to “Intervista alla scrittrice di romanzi erotici Tess Harding

  1. Non ricordo dove, ma ho letto recentemente che sono le donne le lettrici più voraci di romanzi erotici. Io ricordo solo di aver letto Histoire d’O una vita fa.

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    • Non ho dubbi che siano le donne le lettrici più appassionati del genere erotico. Anche perché spesso la linea sottile tra il genere rosa e quello erotico è mooooooolto sottile.

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  2. Saluto dall’Inghilterra! (No parliano Italiano – grazia Google!)
    I appreciate you taking the effort to translate this interview and for putting the link to my blog – and I know Tess was very happy with it.
    Thank you.
    Morgen
    http://morgenbailey.wordpress.com

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  3. Welcome to my blog, Morgen, I just hope to see yours and Tess’ books in italian asap! But above all, thank-you for YOUR blog, so rich in interviews!

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  4. Pingback: Blog interview no.27 with erotic romance author Tess Harding « Morgen Bailey's Writing Blog

  5. Pingback: Author interview with erotic romance writer Tess Harding | Morgen's Author Interviews

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