Mangia che ti passa, Filippo Ongaro

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Continuano i miei… carotaggi nei libri in materia alimentare.
Interessante la genesi degli studi di questo autore, che, in quando membro di uno staff che seguiva gli astronauti, ha potuto tener sotto controllo delle persone in maniera completa, evitando le specializzazioni tipiche della medicina moderna, abituata a focalizzarsi su singoli sintomi, singoli organi, singole medicine.

Rispetto a The China Study, qui l’approccio è meno estremista, perché sono ammessi anche uova, pesci e carni (tutto biologico e di buona qualità), sarebbe comunque interessante un confronto a quattr’occhi tra Ongaro e Campbell, visto che quest’ultimo esclude del tutto le proteine di origine animale.

Non sapevo dell’importanza della vitamina D (a me hanno sempre decantato la C…), e ho preso atto della modificazione della piramide alimentare, dove, rispetto alla tradizionale da noi conosciuta, i carboidrati perdono il ruolo preminente che ci hanno insegnato ad attribuire loro.
Quello che per me sarebbe più difficile (però non lo escludo) è di eliminare gli zuccheri. E i miei biscottini mattutini? Come faccio a farmi un pasto alle sette di mattina, con insalata, verdura cotta, e un uovo??
Buono il suggerimento di rendere i pasti meno “densi” per ridurre l’apporto calorico, e ok la spinta verso le noci, la curcuma, lo zenzero e l’olio extra vergine di oliva.

Non sono ancora convinta a mollare il vegan, ma questo è comunque un libro da leggere.

1 Comment

Filed under Libri & C.

One response to “Mangia che ti passa, Filippo Ongaro

  1. Certo che di libri di materia alimentare non ne mancano…

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