La stanza dei libri (Rosemarie Marschner)

E’ una mia impressione o gli autori austriaci sono poco presenti sugli scaffali delle librerie italiane?

Nel caso di questo libro, è un peccato che non sia stato ancora tradotto, e invito qualche casa editrice italiana a occuparsene, perché potrebbe vendere bene.

Bella la storia: nel primo dopoguerra, Maria è figlia di una ragazza madre della campagna austriaca. Suo padre era un ricco nobile che non ha avuto il coraggio di seguire il suo cuore e che ha dovuto obbedire ai dettami della sua famiglia, abbandonando la donna di cui era innamorato.

A sedici anni, Marie viene mandata a servizio presso una ricca famiglia di Linz. Qui si farà notare per la sua buona volontà e, soprattutto, verrà “presa in prestito” dal vecchio signore, che tutti sopportano a malapena, che non ci vede più bene e che ha bisogno di qualcuno che gli legga i giornali.

E’ così che Marie viene a conoscenza dei fatti del mondo: il nazismo si sta facendo strada. Il vecchio notaio se ne è accorto e attira la sua attenzione su piccoli dettagli e accadimenti che restano ignorati dalla maggioranza.

Marie si innamora, senza speranza, di un amico della figlia della padrona: sa però che la differenza di classe non perdona e non si fa illusioni.

Dopo la morte della madre, quando si ritrova sola e senza un lavoro, accetta la proposta di matrimonio del figlio del panettiere della città: crede di amarlo, ma quello che l’ha spinta a questa decisione è pura solitudine, e se ne accorgerà poco a poco, quando la suocera inizierà a metterla alle strette per la sua nascita “peccaminosa”.

Gli eventi precipitano con l’annessione dell’Austria alla Germania e l’arrivo dei tedeschi, che incominciano subito a far da padroni e a espropriare case e immobili per costruire industrie.

Non vi racconto come va a finire, ma è un bel romanzo.

I personaggi sono ben delineati: Marie è una contadina, ma non è stupida, e non è neanche una vittima lamentosa. Anche i personaggi secondari sono ben descritti: la signora che si mette la crema al radio sul viso (non finirà bene), il vecchio notaio che sogna una ex servetta formosa, la suocera che è animata da desideri di rivalsa, il marito che è infatuato della mogliettina ma che non sa ribellarsi alla madre, lo zio che vuole bene a Marie ma che è intriso di cultura contadina, ecc…

Tanti i temi toccati, faccio solo alcuni esempi: il tema della nascita vergognosa e del senso di estraneità, le distinzioni di classe, il nazismo e il dissenso, la libertà e le regole sociali.

Se qualche editore mi sta leggendo: dovete tradurlo. Non escludo una versione cinematografica.

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