Marissa è una giovane pediatra che ha iniziato a lavorare per Centro Controllo Malattie di Atlanta.
Quando ancora non si sente pronta per affrontare un’epidemia, ne scoppia una di ebola in un ospedale. Il primo ad esserne stato colpito è un medico ma non si capisce come sia venuto in contatto con il virus.
Poco dopo, scoppia un’altra epidemia in un ospedale di un’altra città e neanche qui si capisce come il primo contagiato sia stato colpito, visto che tra i due ospedali, apparentemente, non ci sono stati contatti.
E poi succede in un altro ospedale ancora…
Marissa non sa che pesci pigliare e si concentra su degli strani episodi accaduti a due dei medici colpiti prima di ammalarsi.
Lo ho letto volentieri perché ci si chiede come sia davvero scoppiata la malattia, ma soprattutto, perché.
Eppure, dopo la prima metà, ci sono degli eventi che diventano prevedibili, ad esempio: lei è inseguita da dei tipi loschi che cercano di ucciderla, ma come fanno sempre a sapere dove si trova? Marissa inizialmente dubita di un collega innamorato di lei, ma si capisce che è troppo scontato…
Insomma, un thriller estivo senza tante velleità, né approfondimenti scientifici, adatto a tutti i lettori sotto all’ombrellone.
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