Non sono più vostra figlia (Monika B. con Karin Jaeckel)

Una discesa all’inferno… giuro, non ce la faccio ad andare avanti, devo sospendere la lettura a pag. 199 (su 365).

Monika inizia ad essere seviziata piccolissima, ha pochi anni quando i suoi genitori la portano dal nonno. Nonno che seviziava già sua figlia, la madre di Monika, che è rimasta incinta del fratello maggiore di Monika.

La bambina non capisce cosa succede ma ovviamente, ogni volta che i suoi la portano dai nonni, fa delle scenate apparentemente incomprensibili. Suo padre non capisce, ma sua madre sa: e non fa niente. La donna, dopo esser riuscita a trovarsi un marito nonostante il figlio di padre “ignoto”, reagisce con un cinismo e un’indifferenza vergognosi e ineguagliabili…

Dopo un po’, anche il padre di Monika inizia ad abusare di lei.

La bambina non capisce. Sa solo che vuole tantissimo bene al padre, che la minaccia di non parlare più con lei se rivelerà la cosa a qualcuno o se si rifiuterà di fare quello che le chiede.

La madre prima immagina, e poi capisce. E non fa niente.

Dopotutto, dirà più tardi, se sono sopravvissuta io, può farlo anche mia figlia. Anzi, quella bambina, per cui il padre “stravede”, è quasi una concorrente, ruba l’attenzione del marito e fa un sacco di capricci, ha attacchi di rabbia, inizia a sbattere la testa sui muri senza motivo, insomma, per lei è un fastidio, e se ne lamenta con tutti.

Monika, nonostante il divieto del padre, prova a parlane con la zia, che è l’unica persona che tratta i bambini da bambini, concedendo loro un regalino ogni tanto, coccolandoli e sorridendo come una zia dovrebbe fare. Ciononostante, questa zia è la sorella del padre e non crede a Monika: le urla che non deve raccontare bugie del genere, aumentando ancora di più i sensi di colpa e la confusione della bambina.

Un giorno la nonna materna vede la bambina giocare in maniera inequivocabile con due bambolotti: invece di indagare più a fondo, la rimprovera aspramente e aumenta i suoi sensi di colpa.

I bambini (quattro) vivono nella sporcizia e nel disordine: la madre non accetta il ruolo di casalinga, non fa nulla (il padre neanche parlarne).

I genitori fanno sesso rumoroso nella camera accanto a quella dei bambini senza alcun pudore, più e più volte. Ad un certo punto, i due iniziano a invitare delle coppie, poi degli uomini, a cui il marito concede la moglie dietro compenso. Insomma, se all’inizio cercavano di nascondere un po’ le loro attività, pian piano diventa tutto alla luce del sole, comprese le riviste e le videocassette porno sparse per casa.

A dodici anni, Monika finisce per essere abusata anche dal fratello maggiore, che aveva preso l’abitudine di masturbarsi davanti a tutti…

E qui mi fermo.

Non ce la faccio ad andare avanti con la lettura.

Siamo in presenza di un’ingiustizia abissale.

Monika scrive il libro quando è adulta, insieme ad una giornalista che si occupa di abusi sui minori. I suoi sono stati processati e riconosciuti colpevoli.

Ma lei come va avanti? Trovare una risposta a questa domanda era l’unica ragione che mi spingeva a leggere, ma ci sono troppi episodi allucinanti per arrivare alla fine.

1 Comment

Filed under Libri & C.

One response to “Non sono più vostra figlia (Monika B. con Karin Jaeckel)

Leave a comment

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.