
Nate entrambe alla fine dell’Ottocento, la Christie ha superato gli ottanta anni, mentre la Mansfield non è arrivata ai quaranta.
Entrambe con una spasmodica voglia di vita ed esperienze, la prima è riuscita a viaggiare per il mondo e a vivere della sua arte, mentre la Mansfield è sempre rimasta insoddisfatta del suo lavoro e ha viaggiato quasi solo allo scopo di trovare sollievo alla sua malattia.
Tra le due biografie, ho adorato quella della Christie: sapevate che ha sofferto di un disturbo della personalità per un breve periodo?
È stato in seguito alla morte della madre e del tradimento del marito.
Si è ripresa grazie al secondo marito, un archeologo, che lei ha seguito nei suoi viaggi, anche dedicandosi personalmente agli scavi e ai reperti.
La biografia della Mansfield, invece, è meno ricca di esperienze. Un po’ perché, a causa della tubercolosi, lei non ha potuto fare sfogo alla propria vitalità, un po’ perché in questa biografia c’è tanto Citati e poca Mansfield 😭😠
Citati è uno scrittore poco adatto alle biografie, secondo me. Riporta pochissimi fatti, incentra tutto sulle sensazioni e sui dettagli, non riporta dialoghi, dà più importanza a una mela e a un’ombra sul muro che alla malattia della scrittrice.
Finito il libro, della Mansfield so poco più di quello che sapevo prima…
Se cercate un libro bello, vero e interessante, vi consiglio questa biografia di Agatha Christie 😁✔️