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Criminologia – Tim Newburn

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La criminologia ha poco a che fare con CSI: si occupa più di definire, misurare e proporre misure per la prevenzione del crimine.Senza entrare troppo nel dettaglio del libro, credo che le misure preventive siano la parte più interessante di questo breve saggio.Partiamo dal presupposto che, perché ci sia un crimine, serve una persona motivata a compierlo, un obiettivo desiderabile e la mancanza di un guardiano capace.La prevenzione può essere di due tipi:SOCIALEAgisce su cause di vasta portata, come povertà, istruzione, socializzazione, mancanza di alloggi, scarsità di lavoro ecc…Un esempio ne è stato l’esperimento High/Scope Perry Pre-School, che si è dedicato ai bambini di una zona molto degradata del Michigan: il rischio di essere coinvolti in attività criminali, che per questi bambini era statisticamente alto, si è ridotto notevolmente:

L’investimento nell’istruzione prescolare di questi bambini ha portato a un risparmio 7 volte superiore al costo iniziale.

SITUAZIONALEQui si ignorano le cause sociali e ci si concentra sul fatto che il crimine è un fenomeno in gran parte opportunistico: riducendo le opportunità di guadagno o aumentando le possibilità di venir scoperti, si ridurrebbe il crimine. In pratica si interferisce sul calcolo costi-benefici che ogni potenziale criminale fa prima di compiere l’atto.Ed è qui che i suggerimenti abbondano. Ne riporto solo alcuni.ACCRESCERE LE DIFFICOLTA’ DEL CRIMINE: es. sistemi di blocco per i cellulari rubati, controllo della vendita di vernici spray ai giovani, toilette femminili separate, accessi con badge elettronici…RIDURRE I BENEFICI DEL CRIMINE: es. monitorare i banchi dei pegni e gli annunci commerciali, obbligo di licenza per i venditori ambulantiRIDURRE LE PROVOCAZIONI: es. gestione efficiente delle code e servizio cortese; aumento dei posti a sedere; ridurre l’affollamento in bar e locali; tariffe fisse per i taxi; vietare le offese a sfondo razziale; ridurre i conformismi da ansia sociale (“Dire no è ok”, “Solo gli idioti guidano ubriachi”); censurare i dettagli del modus operandi dei criminali.RIDURRE I PRETESTI: es. facilitare il rispetto delle norme (prestito bibliotecario facilitato, bagni pubblici, contenitori per la spazzatura), controllare l’abuso di alcool e droghe (es. eventi alcol-free).Ogni approccio prevenivo ha i suoi pregi e i suoi difetti.Ad esempio: l’approccio situazionale non può comportare lo spostamento del crimine in altri luoghi o spazi?Ma il discorso si fa lungo.La scelta migliore sarebbe quella di applicare entrambe le strategie.Un’ultima cosa, importante: la criminologia sta cominciando solo ora a dare più rilevanza ai crimini contro il patrimonio: si fa ancora troppo poco per i crimini dei colletti bianchi.

Quante borse di studio sono tate erogate a studenti di criminologia per analizzare la crisi finanziaria globale, innescata dai guai dei mutui subprime statunitensi alla fine del 2007 e scoppiata con il crack della Lehman Brothers, nel settembre 2008? Poche, troppo poche.

I crimini più gravi non sono compiuti da singoli, ma da stati nazionali o da grandi compagnie. E questi crimini la maggior parte delle volte restano impuniti.

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