Tag Archives: Portogallo

Sostiene Pereira -Antonio Tabucchi

image

Ce l’avevo sullo scaffale da troppi anni, per non leggerlo.

Questo Pereira pacioccone, che si secca quando qualcuno cerca di tirarlo fuori dal limbo in cui si è lasciato scivolare dopo la morte della moglie, non mi è piaciuto subito. Vive in un mondo che sta andando a rotoli, vede ovunque segnali di catastrofe, ma lui non legge i giornali, non si informa, si limita a chiedere al cameriere dove va a mangiare le frittate cosa si sente in giro.

Ma fa il giornalista. Per quanto ora si occupi solo della testata culturale di un quotidiano sconosciuto, non può continuare a vivere fuori del mondo, e anche se vorrebbe continuare solo a leggere e tradure romanzi dell’Ottocento francese, si accorge che deve muoversi.

E’ solo alla fine che Pereira mi diventa simpatico: quando si tira su le maniche e denuncia l’omicidio di un giovane da parte dei fascisti.

La letteratura, se vissuta nel modo giusto, non è una torre d’avorio.

Leave a comment

Filed under Libri & C., Scrittori portoghesi

Due letture sospese

image

Jonas Jonasson, Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve

Lettura interrotta a pag. 118 (su 446) perché mi annoia. La storia è carina, piena di svolte e personaggi simpatici, ma è una storia da guardare in televisione, non mi va di perdere tutto questo tempo a leggere eventi inverosimili. Non mi riferisco al protagonista, Allan, che il giorno del suo centesimo compleanno si cala dalla finestra e scappa, ma agli eventi che seguono dopo: in primis, il malvivente che gira con la valigia piena di soldi di cui poi il centenario si impadronisce. E poi il morto che ci scappa, congelato in una cella frigorifero. La linea degli avvenimenti fa ridere, ed è questo lo scopo, ma i moventi che stanno dietro alle azioni sono troppo fumosi.

Josè Saramago, Memoriale del convento

Lungi da me criticare Saramago, ma speravo di trovarmi davanti ad un’allegoria come quella di Cecità. E invece, come tutti i buoni scrittori che si rispettino, questo qui non si ripete. La storia: un re vuole un figlio e per averlo, decide di far costruire un convento a Mafra; da qui in poi entrano in scena tanti altri personaggi, uno più ricco dell’altro (e non mi riferisco allo stato patrimoniale, ma alla ricchezza dei loro caratteri e delle loro vicissitudini). Quello che mi fa sospendere la lettura è lo stile: il discorso diretto non è virgolettato, ma separato da virgole e maiuscole dal resto del testo; inoltre i punti sono davvero pochi, ci sono lunghe frasi, lunghissimeeeeee…… non ho pazienza. Però come tutti i libri che sospendo, magari lo riprendo fra un paio d’anni, chissà.

2 Comments

Filed under Libri & C.