Un drammaturgo, detto “Girino”, racconta la storia della zia ostetrica in Cina durante la rivoluzione culturale.Era un’ostetrica un po’ particolare, perché, dopo aver aiutato molte madri a partorire, il partito le chiede di supportare la politica del figlio unico, facendo abortire le donne che rimangono incinte “illegalmente”.La regola era infatti che si potesse avere solo un figlio. Si poteva restare incinte la seconda volta solo se il primo parto aveva dato alla luce una femmina.La zia di Girino prende gli ordini alla lettera e si ritrova a rincorrere madri col pancione che scappano a nascondersi in tutta la sua provincia.Detto così sembra una storia comica, in realtà la tragedia è dietro l’angolo, visto che gli aborti sono adottati anche se le gravidanze sono molto avanzate.La figura della zia è drammatica: se agli inizi della carriera era innamorata del fatto di far nascere bambini, quando deve dedicarsi agli aborti lo fa con una dedizione al limite del fanatismo, utilizzando astuzie che la rendono odiosa agli occhi di tutta la popolazione, parenti e amici inclusi.Lei è una donna dal carattere forte, che tiene testa agli uomini e ai funzionari, ma il logorio e i sensi di colpa a cui è sottoposta si farà sentire negli ultimi anni.Girino è un personaggio più sottomesso: accetta le decisioni del partito e della zia, e quando la prima moglie gli muore perché l’aveva convinta a sottoporsi all’aborto al settimo mese di gravidanza, non se la prenderà con la zia, ma piuttosto con se stesso.Ci sono tanti personaggi: è un libro che parla della Cina, più che di alcune figure specifiche.Voto: 4+/5
Tag Archives: politica del figlio unico
Le rane (Mo Yan)
Filed under book, Libri, Libri & C., Scrittori cinesi