Tag Archives: Maugham

Sabbie mobili – Sybille Bedford

Quicksands

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Ammetto la mia ignoranza: sebbene The Independent abbia definito la Bedford come “la più sofisticata e raffinata scrittrice del XX secolo”, io non l’avevo mai sentita nominare.

E devo ammettere che non mi sono innamorata qui dello stile di questa scrittrice: troppo frammentaria, troppi salti temporali, troppe parti in cui dà per scontato che il lettore conosca le persone che ha incontrato, troppa gente di cui non dice il nome per paura di offendere i parenti ancora in vita, troppi sottintesi, troppe parentesi e troppi corsivi di cui non ho capito l’utilità.

Eppure la lettura alla fine mi ha rapita. La Bedford è una sradicata di cui non si può non ammirare la vitalità (anche se non capisco perché una per essere definita femminista debba passare attraverso le forche caudine dell’omosessualità, quasi fosse un passaggio obbligato in quegli anni e quei circoli). Lo sradicamento ha in sé una componente avventurosa che è lontanissima dal mio vissuto e che, dunque, un po’ invidio – senza arrivare ad invidiare la vita notturna, le risse e il giro di morfina e alcool.

Soprattutto invidio la sua cerchia di amici e conoscenti: Maugham, Huxley, Virginia Woolf e altri del suo giro, le sorelle Mitford, la famiglia di Thomas Mann… e quando non si trattava di questa gente qui, erano comunque persone legate al mondo letterario o giornalistico. Insomma: gente che legge!! (Quando non scrive)

Qui, da questo punto di vista, è un mortorio; encefalogramma non piatto: spento!

Riporto qui un paio di frasi bellissime con cui mi trovo in sintonia:

Restare monolingue riduce la mente entro i binari di una linea tranviaria. La mente evoluta ha bisogno di diverse alternative per esprimersi.

I frammenti di capolavori classici e contemporanei – stile o versi – se si ha l’occasione di incrociarli al momento giusto, penetreranno nella nostra percezione come elementi fondamentali del nostro lavoro futuro.

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La seconda finestra, Robin Maugham

Sono a corto di enciclopedie letterarie e quelle che ho non mi hanno dato la risposta: che rapporto c’è con il Maugham più famoso? Qualche tipo di parentela ci deve essere, visto che Robin ha scritto una specie di biografia sulla famiglia e fa espresso riferimento al grande Maugham… Col bimbo non ho tempo di stare troppo in internet a cercare, vuol dire che la risposta mi salterà agli occhi mentre leggerò qualche altro libro, prima o poi, basta stare attenti. Per quanto riguarda quest’opera, scritta in maniera molto classica, niente di straordinario, si basa tutta sulla storia di questo giornalista e delle persone che, in modi diversi, rovina e che trascorre dei mesi recluso in una stanza per espiare. Poi morirà… non dico come. Bah…

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