Il metodo Kousmine comprende diversi c.d. pilastri, ma la dieta è il perno attorno al quale ruotano gran parte dei vantaggi del metodo stesso.
Questa dieta NON è una dieta vegana tout court, sebbene in caso di malattia l’invito sia quello di astenersi del tutto dagli alimenti di origine vegetale. Ma se siete attratti da questo stile alimentare solo ai fini preventivi, qualche strappo potete regalarvelo, a certe condizioni: preferendo, per esempio, le carni bianche, o, meglio ancora, il pesce.
Latte e latticini, invece, andrebbero davvero quasi eliminati, salvo eccezioni (ad esempio ricotte a bassissimo o nullo contenuto di grassi, o altri tipi di formaggi magri). Qui si potrebbe discutere sul valore o disvalore del lattosio e della caseina, ma dovrei far riferimento ad altri autori, e non la finirei più…
Non è una dieta 80-10-10, perché i carboidrati, i grassi e le proteine vanno bilanciati in modo più omogeneo, sebbene in questo testo non abbia trovato delle percentuali precise relative al consumo dei tre macroelementi.
C’è una buona parte di spiegazione dedicata agli alimenti che possono essere introdotti (evviva i legumi!), e non possono certo mancare le ricette (molto semplici e versatili, soprattutto le salse) e dei menu stagionali esemplificativi. Il tutto con la raccomandazione generale, se possibile, di scegliere alimenti biologici o comunque il meno inquinati possibile.
Lo scopo non è colpire i sintomi di una malattia, ma ripristinare l’equilibrio del corpo e, tramite questo, rafforzare il sistema immunitario.
Riporto qui sotto i punti che Chiesa ritiene più utili:
- Diminuire caffè ed eccitanti (con l’eccezione del tè verde, che è ammesso, anzi!)
- usare cereali integrali
- preferire cereali in chicco
- evitare prodotti industriali in scatola e precucinati
- i surgelati sono ammessi, ma i prodotti freschi sono ovviamente migliori
- attenzione all’ossidazione dei cibi a contatto con l’aria
- abolire il grasso di provenienza animale
- preferire il pesce alla carne
- masticare accuratamente
- mangiare molte verdure crude
- usare le alghe
- introdurre cambiamenti graduali nella dieta
- controllare il peso
- ricordatevi che le abitudini alimentari possono essere variate!
Personalmente non mi è piaciuto l’accenno che fa l’autore alla dieta dei gruppi sanguigni di Peter D’Adamo: avevo letto il libro di questo tizio, ma non mi aveva convinto. Capisco integrare la visione della Kousmine con gli studi effettuati dopo la sua morte, ma proprio questo qui doveva andare a prendere?