
Il mio PC è ancora fuori uso, ma vi lascio poche righe sull’ultimo libro letto.
Qiu Xiaolong vive negli Stati Uniti dove insegna letteratura Cinese alla Washington universty.
Questa sua formazione letteraria si sente nei libri in cui ci racconta le indagini dell’ispettore Chen, un poliziotto che fa parte del circolo degli scrittori cinesi e che scrive poesie.
Questa storia è ambientata in Cina.
La moglie di un malavitoso scappato negli Stati Uniti è scomparsa. È un problema di rilevanza politica, perché la donna doveva ricongiungersi al marito, che doveva cooperare con la polizia statunitense.
Sul caso lavora l’ispettore Chen, che è stato affiancato da una poliziotta americana appassionata della Cina.
Il testo è infarcito di modi di dire orientali e di poesie, e Xiaolong non manca mai di farci notare quanto ogni atto dei personaggi abbia un’importanza politica.
L’atmosfera orientale ci viene proprio dalle numerose citazioni, ma anche dalle descrizioni dell’ambiente.
Questo rallenta un po’ l’azione, ma un romanzo troppo movimentato sarebbe stato poco credibile vista l’ambientazione.
È ben resa anche la differenza di caratteri e di vedute cinesi e americani. I dialoghi in particolare esprimono bene quanto un orientale si preoccupi delle buone maniere.
Un giallo diverso.