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Errore nel film dell’orrore?

Haunting è un film del 1999. Gli attori principali sono Liam Neeson, Cathrine Zeta Jones, Lili Taylor e Owen Wilson.

Liam Neeson è uno psicologo che invita tre persone in una vecchia ed enorme casa, quasi un castello, per effettuare dei test sulla paura e sull’autosuggestione. Solo che non sa che in quella magione c’è davvero un fantasma, anzi, non solo trovano lo spirito cattivo del precedente proprietario, ma anche una schiera di spiriti di bambini morti in circostanze non meglio definite.

La protagonista, Eleanor, non ha paura dei fantasmi dei bambini, anzi, si sente in dovere di aiutarli perché continuano a chiederle di trovarli.

Eleanor però è speciale: a differenza degli altri soggetti del test, lei non aveva visto l’annuncio dell’esperimento sul giornale: se ne era accorta perché aveva ricevuto una telefonata che lei credeva fosse stata fatta da Liam Neeson.

Solo alla fine si scopre perché lei è così speciale. Ce lo dice lei: una delle mogli dell’ex proprietario, che si è impiccata nella serra, era la sua bis-bisnonna.

E qui, secondo me c’è l’errore: all’inizio del film dicono che la coppia non aveva mai avuto figli. Era proprio questo il motivo per cui il proprietario aveva fatto decorare tutta la casa con teste di putti in legno, ed è questa la ragione per cui si faceva arrivare i bambini dalla sua fabbrica di tessuti.

Se la coppia non ha mai avuto figli, come può Eleanor essere la bis-bisnipote?

Addirittura, porta al collo un medaglione che le ha lasciato sua madre, morta da poco, ed è lo stesso medaglione che compare su uno dei ritratti della moglie del fantasma.

Possibile che abbiano fatto un errore così grossolano?

Qualcuno lo ha visto e può spiegarmi l’arcano?

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La tana del Verme Bianco (Bram Stoker)

Il titolo sembra il nome di una taverna malfamata, invece si riferisce alla tana di un mostruoso serpente bianco che di giorno prende le sembianze di una donna bellissima e fredda.

Se quando sentite nominare Stoker vi viene in mente il suo Dracula e non la tana del Verme Bianco, ovviamente, c’è un motivo: ci sono alcuni, anzi, molti passaggi che per un pubblico del Duemila sono alquanto ingenui.

Mi vengono in mente le parti in cui Edward Caswall, un misterioso e malato vicino di casa del protagonista, cerca di mesmerizzare una ragazza. Le scene sono descritte in modo poco plastico, vengono raccontate dal protagonista e non assistiamo ad esse in diretta persona. Non si capisce come questo Caswall inizi l’ipnosi, né cosa stiano esattamente facendo le altre persone che assistono, perché non reagiscano, perché non ci siano conseguenze, perché, finita l’ipnosi, tengano ancora rapporti di buon vicinato con questo tizio.

Insomma, ho fatto fatica a finirlo…

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The Piercing – John Coyne

imagePrima di comprare un libro, devo imparare a farmi due tipi di domande:

  1. come mai costa così poco? Ma soprattutto:
  2. se è un autore dei giorni nostri e se non ne ho mai sentito parlare, può essere un buon libro?

La storia: a una ragazzina, una montanara, vengono le stimmate (e il fatto che nel libro si senta il bisogno di spiegare cosa sono, mi fa tanto americano). Un prete cerca di capire se è santa o se è tutta una montatura. C’è un tipo inquietante che gira sempre attorno alla ragazzina e che le spiega le sacre scritture tutte al contrario. Alla fine, salta fuori che il tipo inquietante è il diavolo che si è impossessato di un corpo umano e che ha inscenato tutto quanto per prendersi l’anima del pretino.

Non è vero niente che questo romanzo appartiene alla stessa tradizione de L’esorcista, come è scritto sulla copertina. Più che con la paura, cerca di attirare i lettori con le scene di sesso, visto che il pretino si dà da fare prima con una sua ex alunna e poi con la presunta santa. E anche quando non si leggono scene di sesso spinto, il libro è comunque infarcito di nudità e tentativi di seduzione.

Romanzetto a parte, vedendo la copertina, mi è venuto un dubbio.

Perché le stimmate non dovrebbero comparire sul palmo delle mani.

Non ricordo dove l’ho letto, ma una persona crocifissa sulla croce non poteva star su se gli inchiodavano le mani all’altezza dei palmi: il chiodo doveva essere infisso più giù, vero il polso, altrimenti il peso del corpo avrebbe squarciato le mani (tra l’altro, così facendo gli tranciavano un nervo non-ricordo-come-si-chiama e ciò comportava dolori indicibili).

Sto divagando… insomma, valore del libro? Da leggere solo se dovete fare esercizio con l’inglese, visto che il livello non è molto alto.

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