
So che è uscito Origin di Dan Brown, ma prima di leggerlo, avevo bisogno di chiarire esattamente (esattamente, non per sentito dire) cosa nel Codice Da Vinci era storia e cosa era invenzione. Questo piacevole saggio di Ehrman è perfetto allo scopo.
Il libro di Dan Brown è un’opera di fantasia, checchè ne dica l’autore quando all’inizio dichiara che le fonti a cui si è ispirato sono vere.
Innanzitutto, non sappiamo nulla sul presunto matrimonio tra Gesù e la Maddalena. Questo Brown non poteva ammetterlo, ma è probabile che Gesù fosse celibe e casto: niente di strano a quei tempi; anche gli esseni avevano scelto questo stile di vita (by the way: Gesù non era un esseno, ma il suo pensiero aveva molti punti in comune col loro).
Se Gesù fosse stato sposato, qualche fonte avrebbe riportato il dato. E invece niente, né nei quattro vangeli, né nei vangeli apocrifi.
Poi: se lui e la Maddalena fossero stati marito e moglie, perché identificare lei nominando la sua provenienza (Maria di Magdala) per distinguerla dalle altre Marie dei testi? Sarebbe bastato dire Maria moglie di Gesù, no?
Gesù era un apocalittico, un profeta ebreo che prevedeva l’arrivo IMMINENTE del Regno di Dio. In tale regno, non ci sarebbe più stata divisione tra uomo e donna, dunque nessun rapporto sessuale, perché tutti sarebbero stati casti: si presume dunque che Gesù volesse anticipare un po’ quello che sarebbe successo nel regno, che ai suoi giorni era solo un granello di senape, ma che sarebbe cresciuto fino a diventare un albero gigantesco. Niente di più probabile, dunque, che fosse celibe e casto.
E poi, guardiamo a Paolo: anche lui era un apocalittico. Anche lui prevedeva l’arrivo imminente del regno. E dunque scriveva, nelle lettere, che siccome tutto stava per essere sovvertito, non aveva senso darsi tanto da fare per cambiare le cose: chi era sposato, restasse sposato, chi era celibe, restasse tale. Tanto da là a poco arrivava il Regno…
Dan Brown dice che nel Vangelo apocrifo di Filippo sta scritto che la Maddalena è la compagna di Gesù, e che in aramaico, quando si dice Compagna, si intende moglie. Peccato che quel vangelo fosse scritto in copto, l’antico egiziano, e che la parola vada tradotta effettivamente come compagna, amica.
Cadendo la relazione sessuale tra Gesù e la Maddalena, cadrebbe tutto il Codice Da Vinci e Dan Brown non avrebbe fatto i miliardi. Ma in fondo lui è un romanziere, io mi son divertita a leggerlo. Il guaio si pone quando il pubblico in senso lato prende il romanzo come oro colato e va in giro a dire che Gesù era sposato e che la chiesa delle origini era matriarcale…
Ma andiamo avanti con i chiarimenti.
La Maddalena non era una prostituta. Non ci sono testi che lo affermano.
Tale idea si fece largo cinquecento anni dopo che queste fonti furono scritte, quando papa Gregorio il Grande tenne un sermone in cui affermava che Maria Maddalena non era altri che la peccatrice citata in Luca 7 (…)
Altra cosuccia errata del romanzo di Dan Brown è che la chiesa primitiva non celebrava il femminino sacro. Probabile, da alcuni accenni nei testi storici, che le donne avessero un ruolo più importante che nel resto della società, anche perché, se il Regno era vicino e se bisognava anticiparlo con dei gesti, era auspicabile che si iniziasse da subito a ridurre la distanza tra uomo e donna.
Ma le donne rimanevano comunque esseri subordinati e, per essere ammesse al regno, dovevano comunque… diventare come uomini. Col passare del tempo, poi, le iniziali aperture alle donne sono svanite, e ha ripreso vigore l’antico paternalismo: ma non è stato Costantino a decidere questa svolta, come dice invece Brown nel suo romanzo.
E ricordiamo comunque, che per quanto Gesù accettasse di parlare pubblicamente con le donne e per quanto alcune donne (presumibilmente ricche o nubili, cioè libere dai doveri domestici) facessero parte del suo seguito, aveva comunque scelto solo discepoli maschi, e faceva conto su questi 12 discepoli per guidare le 12 tribù di Israele.
Dopotutto, l’uguaglianza effettiva tra uomini e donne si sarebbe concretizzata col Regno di Dio (che doveva arrivare presto, una questione di pochissimo tempo), perciò che senso aveva darsi da fare per mettere in piedi un progetto di riforma sociale? Si trattava solo di anticipare il Regno con piccoli segni, con piccoli granelli di senape. Poi il Regno avrebbe fatto il resto.
Altra incongruenza: non è stato Costantino a decidere quali testi includere nel Canone. Il processo era già in atto, e terminò molto tempo dopo la morte dell’imperatore.
Ancora: nel romanzo, Dan Brown dice che Gesù aveva incaricato Maria Maddalena di guidare la sua chiesa. Sbagliato: in base al Vangelo apocrifo di Maria, Gesù avrebbe sì rivelato una verità alla Maddalena, ma questa Verità aveva a che fare con la salvezza dell’anima, non con la guida della sua chiesa (anche perché, non serviva guidarla molto a lungo, visto che il Regno sarebbe arrivato prima della fine della loro generazione).
Il post si sta allungando, non posso riportare altre differenze tra i documenti storici e il romanzo di Dan Brown; vorrei però sottolineare un punto, che riguarda l’esistenza di Gesù, perché per alcuni è ancora dubbia.
I testi che ne parlano sono i vangeli. E sono anche i testi più antichi e più attendibili.
Ci sono poi due fonti pagane, cioè non ebraiche né cristiane, che lo citano (Plinio, governatore romano, e Tacito, storico romano).
Infine c’è una fonte ebraica, Flavio Giuseppe. Queste sono le fonti più attendibili (e Ehrman, da buon storico, ci spiega ad un certo punto quando una fonte è attendibile).
Dunque Gesù è esistito, ha creato della confusione in Giudea ed è morto crocifisso.
Su cosa abbia detto e fatto ESATTAMENTE… bè, questo è un altro discorso.