Analfabeta, Agota Kristof? Sì, lei si è sentita così quando è scappata dalla russa Ungheria in Svizzera attraverso l’Austria, perché non conosceva il francese, si sentiva esclusa, non poteva leggere (lei, che aveva iniziato a leggere a quattro anni, lei che dice “Leggo. E’ come una malattia”), poteva solo occuparsi della casa, lavorare in fabbrica, fare la spesa… Poi però si è rifatta.
Come si diventa scrittori?
Prima di tutto, naturalmente, bisogna scrivere. Dopo di che bisogna continuare a scrivere. Anche quando non interessa a nessuno. Anche quando si ha l’impressione che non interesserà mai a nessuno. Anche quando i manoscritti si accumulano nei cassetti e li si dimentica, pur continuando a scriverne altri.
(…) Si diventa scrittori scrivendo con pazienza e ostinazione, senza mai perdere la fiducia in quello che si scrive.