Qualche giorno fa mi son detta: “Visto che tra qualche settimana andrò a Torino, perché non leggere un paio di libri ambientati in questa città?”
E tra i titoli sugli scaffali di casa ho trovato questo, un poliziesco.
Ma l’ho sospeso a p. 68 (su 333). Perché? Perché sebbene l’azione si svolga tra Torino e Chivasso e i capitoli riportino i nomi delle due città, in realtà, se si escludono alcuni riferimenti alla toponomastica (pochi), la storia si potrebbe svolgere in qualunque altra città italiana. Niente che caratterizzi Torino con i suoi luoghi tipici.
E poi, sebbene a qualcuno possa piacere la scrittura ironica, io non sono tra questi. E’ un libro da ombrellone, divertente, anche, ma non fa per me.