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Inchiesta su Maria, Corrado Augias e Marco Vannini

Anche se non credo più a certi dogmi e all’istituzione Chiesa, libri del genere sono sempre interessanti da leggere: un confronto tra un ateo e un religioso/mistico/teologo. Lo stesso libro per qualcuno darà la “vittoria” all’ateo, per qualcun altro la darà al religioso… la bellezza dei libri.

Tra le tante cose che ho scoperto, c’è il discorso del censimento di cui parla Luca per incuneare temporalmente la nascita di Gesù nell’impero e nel mondo.
Un censimento, se c’è stato, si è svolto solo nel 6-7 d.C. sotto Quirino, cioè quando Gesù avrebbe avuto circa dodici anni. Dunque non tornano i conti.
Non solo: la Giudea era formalmente indipendente, come si poteva giustificare un vero e proprio censimento romano??
E infine: i censimenti romani erano residenziali, non etnici, dunque non c’era nessun bisogno di spostarsi per andare a farsi registrare…

Insomma, i vangeli non fanno testo, ma questo per chi crede non cambia nulla.

Una cosa che ho scoperto, invece, riguarda proprio Maria: la verginità fisica di Maria non è più riconosciuta dalla Chiesa. La si intende solo in senso spirituale, di verginità dai peccati. Ma dico io: qualcuno ha avvisato i credenti? Perché queste informazioni se le tengono solo i teologi?
Sì, lo so, neanche questo cambia nulla a un credente. Ma io sto qua a guardare quanti anni devono passare prima che l’infame notizia (povera Maria, ragazza ebrea…) arrivi alle masse.

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Inchiesta su Gesù, Augias-Pesce

Questo volume ce l’avevo nella libreria da un po’ di anni, e mi è venuta voglia di leggerlo solo ora, dopo la biografia di Nietzsche…

È incredibile quante cose NON sappiamo sul (presunto) fondatore della religione cristiana. Dico “presunto” perché in realtà Gesù non ha mai detto di voler fondare un nuovo credo: era ebreo, si atteneva ai precetti ebrei, ma era intelligente e ragionava da solo.

Ci sono delle domande che, a forza di sentire sempre le stesse letture in chiesa, o non ci siamo mai posti, o ci forniamo risposte preconfezionate, senza chiederci se è verosimile oppure no. Almeno questo vale per me; e per voi? Come rispondereste alle seguenti domande?

– Chi ha condannato a morte Gesù e di che religione era?

– Qual’era il capo di imputazione per la condanna a morte?

– Chi governava la Giudea a quei tempi?

– Qual’era la lingua di Gesù e quali altre lingue conosceva?

– Quanti vangeli esistono?

– Che ruolo ha Paolo nella passione, se ne ha uno?

– Chi era il discepolo più amato?

Poi, tante piccole cosette:

Gesù non dice Dio rimette i peccati perché io Gesù Cristo morirò per i peccati degli uomini (…). Quando ha insegnato il Padre nostro, egli non pensava di dover morire per i peccati degli uomini.

Gesù non ha mai parlato contro i sacrifici.

Gesù si rivolgeva solo al popolo ebraico, non aveva intenzioni missionarie. Non disse mai di essere nato da una vergine. Non battezzò mai nessuno, non istituì i sette sacramenti e non istituì nessuna gerarchia….

Il suo messaggio ha due strade: fede in Dio e morale. La morale è molto semplice: giustizia nella società, verità nei rapporti personali, fine della violenza, l’amore come codice di comportamento individuale e collettivo.

Dopo aver letto questo libro e essermi resa conto di molti concetti che davo per scontati, mi chiedo: farò partecipe di queste scoperte, ad esempio, mio padre che mi critica perché non vado a messa? O altri che frequentano la chiesa più di casa propria?

No.

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Inchiesta sul cristianesimo, Augias-Cacitti

Ci sono troppi argomenti interessanti in questo libro, non posso riportare qui solo stralci, perchè si perderebbero dei passaggi importanti. Allora mi limito a riportare i punti che ritengo più interessanti, consigliandovi di comprare una copia dell’opera e di leggervela dall’inizio alla fine: la discendenza comune dall’ebraismo di cristianesimo ed islam, il celibato nei primi anni del cristianesimo, il ruolo della donna, Sant’Ambrogio (l’antisemitismo e la religione come antagonista dello stato), sant’Agostino (sessuofobia e la traduzione scorretta relativa alla questione del peccato originale).

E ora riporto le parole di Cacitti: “l’insegnamento della religione viene dismesso dallo Stato e appaltato alla Chiesa cattolica romana in tutte le scuole di ogni ordine e grado, a eccezione dell’università. Spetta finfatti a ogni singolo ordinario diocesano la formulazione dei programmi, il reclutamento degli insegnanti e, addirittura, la vigilanza sulla condotta privata di questi ultimi (…). (…) ciò che appare del tutto indebito è che la catechesi confessionale si sostituisca all’insegnamento pubblico (…). (…) con un esempio: di fronte alle attestazioni evangeliche secondo cui Gesù aveva quattro fratelli e alcune sorelle (…), il docente di religione può, in buona e formata coscienza, farsi persuaso che si tratti di veri e propri fratelli e sorelle, ma non potrà mai insegnarlo, pena la revoca dell’incarico per difformit dalla dottrina ufficiale della Chiesa. (…) In quasi tutte le università italiane sono attivate le discipline dell’area storico-religiosa, ambito che proprio in Italia ha conosciuto una fioritura di prestigio assoluto, (…) questo prezioso patrimonio di conoscenze, trasmesso a intere generazioni di allievi, rimane, recluso nelle aule universitarie, sterile e infecondo, poichè nessun laureato in tali materia può andare liberamente a insegnare ciò per cui è stato formato”.

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Disputa su Dio e dintorni, Augias-Mancuso

Queste sono le dispute a cui mi piace assistere. E invece, al massimo mi ascolto le opinioni contrastanti sul detersivo migliore da usare per lavare le tende o su quale sia il migliore personaggio di Uomini e Donne…

Non è un solo libro che mi fa cambiare idea su argomenti così assoluti (ma io un’idea ce l’ho, poi? Non ne sono sicura, è tutto in divenire, e temo sarà così fino alla fine dei miei giorni), certo; ma Augias e Mancuso ragionano. Lasciamo stare le conclusioni, non ci saranno mai conclusioni, fino a quando non arriverà un meteorite e farà scoppiare la Terra. Ma stimoli del genere ci vogliono! Gente, sveglia!!

Anche questo libro è un trampolino di lancio verso altri libri. Ora inizio la ricerca di Mill, Spinoza… la bibliografia riporta anche un Pietro Prini, un De Chardin… mi sono arrivati i saggi di Montaigne, ma mi arrischierò a tentare un Kant? Troppo, e io sono in mega ritardo! Come farò?

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