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Letture interrotte

Sarò una svergognata, ma con tutti i libri che esistono al mondo, non è… etico leggere quelli che non mi affascinano sul serio. Ecco cosa ho deciso di interrompere oggi:

PORFIRIO DIAZ, LA SUA VITA E IL SUO TEMPO, di Carlos Tello Diaz

Diaz è stato uno dei fondatori del Messico moderno, ma questo libro narra solo le sue imprese di guerra dal 1830 al 1867. Sua madre lo voleva prete, ma lui ha deciso altrimenti. Certo è che il Messico è stato un paese disgraziato, oggetto di conquista o tentata conquista a destra e a manca (Stati Uniti e Francesi in testa), per non parlare delle guerre civili.

Ho iniziato la lettura per esercitare lo spagnolo ma sono quasi 500 pagine di battaglie, guerre, avanzamenti, fuggi-fuggi, richieste di armamenti, carestie, malattie endemiche, spostamenti di compagnie, soldati che disertano… e i nomi di personaggi storici piovono a catinelle. Nomi sconosciuti, per noi italiani che della storia americana siamo quasi digiuni. Insomma, mi sono annoiata e a metà ho cominciato a saltar le pagine.

Diaz era un uomo complesso: mi affascina la sua dedizione al presidente Juárez e al Messico, però non si può tacere del suo ruolo in vari episodi di saccheggio da parte dei suoi soldati… ad ogni modo, il libro si ferma quando lui ha 36 anni, dunque non lo vediamo in azione sulla scena politica.

LETTERE A UN ASPIRANTE ROMANZIERE, Mario Vargas Llosa

Non si può dire che Llosa non abbia una scrittura ammaliante! Tuttavia, avendo comprato il libro a occhi chiusi, su Amazon, non lo avevo sfogliato e non avevo la più pallida idea di cosa parlasse.

Mi aspettavo un manuale, con consigli concreti di scrittura, o qualcosa che ti ispirasse, che ti facesse prendere la penna in mano. Invece è un insieme di lettere piuttosto… colte. Profonde, certo, però non è quello di cui ho voglia adesso.

Ma… aiutatemi a sentirmi meno in colpa: voi non abbandonate mai la lettura di certi libri???

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Libri acquistati in vacanza

Ebbene sì, ho scelto le vacanze in Spagna perché dovevo acquistare libri in spagnolo… mi direte: ma potevi comprarli in Amazon…

Sì, è vero, ma con Amazon devo aver già scelto dei titoli da acquistare. Se vado a braccio, se non ho le idee chiare, preferisco toccare i libri con mano, leggere qualche riga all’interno e vedere se li capisco.

Dunque, ecco il bottino che ho portato a casa:

Dimmi chi sono (Julia Navarro), Ed. Debolsillo, Euro 9,95

Ne avevo sentito parlare per la prima volta da Steve Kaufmann, il poliglotta canadese, che ne era entusiasta. Ho già iniziato a leggerlo e confermo che quasi non mi serve il dizionario. Non so se la storia sia stata tradotta in italiano, ma è interessante, perché parla di una donna dell’alta borghesia che molla marito e figlio per andarsene con una spia russa negli anni Trenta.

La mappa del tempo (Félix J. Palma), Alianza editorial, euro 3,90 (!!!)

Libro di fantascienza che unisce avventura e storia d’amore nei secoli… non è il mio genere preferito, ma è uno spagnolo facile, e poi, per 3,90 euro, non potevo lasciarglielo.

George Orwell, Escritor en Guerra, ed. Debolsillo, Euro 12,95

Corrispondenza e diari dello scrittore dal 1937 al 1943.

Le migliori opere in castigliano del secolo XX (tre titoli, ognuno a 5 euro):

Le buone intenzioni, di Max Aub. Max Aub è nato a Parigi nel 1903, figlio di padre tedesco e madre francese. Si trasferì in Spagna da piccolo e poi scelse il Messico come la sua residenza definitiva. Questo romanzo è ambientato nella Madrid popolare tra il 1924 e il 1934.

Il canto dei ciechi, Carlos Fuentes: Fuentes è ormai un classico spagnolo, non potevo lasciarlo sullo scaffale. E’ una raccolta di racconti.

Su eroi e tombe, Ernesto Sabato. Sabato era un fisico argentino che ha abbandonato la carriera scientifica per darsi alla letteratura. Ho comprato due volumi (primo e secondo) di racconti.

E infine, ho comprato L’amica geniale della Elena Ferrante.

Ehm… sì, lo so, non è spagnola.

Quale è il senso di comprare un libro di un’autrice italiana tradotta in spagnolo?

Costava 9,90 euro. Qui in Italia non l’ho ancora trovato per un prezzo così basso…

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Popol Vuh, antiguas leyendas del quiche, Ermilo Abreu Gomez (a cura di) @colofonlibros

Si tratta di una raccolta di leggende preispaniche. E’ un libro religioso ma, allo stesso tempo, storico (per quanto si possa considerare storico un mito). Sono leggende che gli indigeni del sud est del Messico e del nord del Guatemala ancora raccontano.

Ci sono due linee narrative: quella degli avi (“abuelos“, che si traduce anche come “nonni”) e quella dei maghi.

Mi è piaciuta di più quella dei maghi, dove sono coinvolti due fratelli (dai nomi impronunciabili); belli e forti, destano subito l’invidia dei signori di Xibalbà, che li fanno uccidere con l’inganno. Le loro teste vengono appese ad un albero, ma, essendo di stirpe magica, ad un certo punto le teste scompaiono, perché non se ne faccia scherno. Da quel giorno, l’albero, che sembrava morto, inizia a fiorire come non si è mai visto.

Arriva la ragazza di turno (anche lei dal nome impronunciabile) che vuole andare a vedere questo albero di cui tutti parlano. Il padre è contrario: la curiosità è pericolosa, soprattutto nelle donne (!!!), dice, soprattutto nelle donne giovani che ancora non conoscono le malignità del mondo.

Ma lei disubbidisce e quando arriva all’albero, sente delle voci e le cade della linfa sulla mano. Detto, fatto, è incinta di due gemelli. Si reca allora dalla suocera, la madre dei due gemelli morti, per chiedere riparo, visto che ormai è bandita dalla sua famiglia di origine.

La suocera non si fida di lei e la sottopone ad un paio di prove per permetterle di restare, prove che la giovane supera grazie alla magia.

Quando i due gemelli nascono, diventano subito oggetto di invidia da parte dei fratellastri più vecchi, ma se ne liberano trasformandoli in scimmie.

Tra una traversia e l’altra, i due gemelli torneranno davanti ai signori di Xibalbà, quelli che avevano ucciso i loro padri, e riusciranno a farli fuori grazie alla magia e alla furbizia.

Sono leggende che ci mettono costantemente in guardia contro la vanità e l’orgoglio e non mancano di elementi cruenti (teste mozzate, squartamenti, roghi…). Insomma, una lettura leggera (se non fosse per il mio spagnolo ancora troppo rudimentale, che mi ha costretto a leggere più il dizionario che il libro…).

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