Se il vostro compagno di banco o il vostro collega si lamentano che non hanno tempo per leggere, suggeritegli un libro di racconti. Brevi, brevissimi, da leggere in sessioni di pochi minuti. Così non avranno scuse (o ne troveranno altre, più credibili, o, forse, finalmente, diranno la verità).
Tramite BookMooch mi son fatta arrivare questo brevissimo libretto (in spagnolo, ma semplice, adatto alle mie basse capacità nella lingua), e mi son gustata dei racconti brevissimi e nuovi, mai sentiti, forse proprio a causa della loro brevità.
Escludendo Oscar Wilde, Alexander Afanasiev, Jack London, Franz Kafka, Katherine Mansfield e O. Henry, ho conosciuto nuovi autori. Eccone alcuni, che magari si possono trovare anche in lingua italiana:
Kate Chopin (1851-1904): nata nel Missouri, ha iniziato a scrivere a 37 anni, ma ha avuto una vita molto criticata dai benpensanti del tempo (fumava, beveva… inaccettabile per una donna).
Rubén Darìo (1867-1916): nato in Nicaragua, considerato il padre del modernismo ispanico. Si dedicò alla carriera diplomatica, il che gli diede la possibilità di viaggiare in Europa e America.
Baldomero Lillo (1867-1923): nato in Cile, nella città mineraria di Lota, autodidatta, ottenne un posto nell’università grazie all’influenza di suo fratello, che era professore.
Joaquim Maria Machade de Assis (1839- 1908): nato a Rio de Janeiro, figlio di un pittore mulatto discendente da schiavi e di una lavandaia portoghese. Senza aver mai ricevuto una educazione formale, imparò da solo a parlare in francese, inglese e tedesco (tradusse Victor Hugo e Poe) e divenne uno degli intellettuali più famosi in Brasile.
Questi racconti mi son piaciuti. Soprattutto quello di Baldomero Lillo, ambientato in una miniera, dove il padre porta il figlioletto di 8 anni perché inizi a lavorare al buio delle gallerie.
Riscopriamoli, questi autori poco letti. Non lasciamoci guidare dalla globalizzazione che ci impone sempre gli stessi scrittori (a volte neanche tanto bravi).