La scultrice (Minette Walters)

In questo giallo del 1993, uscito in Italia per la Sperling & Kupfer, tutto gira attorno alla giovane Olive Martin, condannata a 27 anni di carcere per aver ucciso e fatto a pezzi la madre e la sorella più giovane.

Rosalind Leigh, scrittrice in crisi con un recente lutto alle spalle, è costretta dalla sua agente ad indagare sul caso.

Quando incontra per la prima volta Olive, l’impatto è subito negativo: la ragazza è obesa, criptica e restia a parlare. È in carcere perché si è dichiarata colpevole ma qualcosa non torna…

Al di là del giallo, l’autrice cerca di indagare come ognuno di noi si lascia fuorviare dall’aspetto fisico di una persona. Infatti, nessuno ha mai messo in dubbio la colpevolezza di Olive perché era molto, molto grassa.

Una persona con un tale aspetto fisico non può che soccombere a qualche tipo di disturbo mentale, così pensano i personaggi di questo romanzo.

Anche al di fuori della finzione letteraria molta gente la pensa così, sebbene cerchi sempre di giustificare razionalmente il proprio giudizio negativo.

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3 responses to “La scultrice (Minette Walters)

  1. Come giallo è molto bello anche “Una vendetta quasi perfetta” di Fabrizio De Sanctis: l’hai letto?

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