La vicenda si svolge tutto all’interno di un appartamento di Atene nel 1942 dove la famiglia Helianos è costretta ad ospitare un ufficiale tedesco.Gli Helianos sono composti da padre, un editore intellettuale che ha perso il lavoro, la paurosa moglie, il dodicenne Alex e la piccola Leda, ritardata. C’era anche un altro figlio, ma è morto in guerra.Quando il maggiore Kalter arriva, è un incubo: li terrorizza, scatta per un nonnulla, li umilia, li costringe a dare i propri avanzi di cibo a un cane, mentre loro muoiono di fame.Dopo un anno, però, deve tornare in Germania per una licenza, e quando rientra il suo atteggiamento è completamente diverso, tanto che il capofamiglia inizia ad intrattenere con lui uno strano rapporto, restando ad ascoltare le sue tiritere politiche dopo cena.Credendo di essere diventato suo amico, o almeno di aver instaurato una specie di legame intellettuale, il capofamiglia fa un passo falso e viene arrestato.Mi fermo qui per non spoilerare.Il romanzo è incentrato su questa coppia e, senza alcun sdilinquimento, sul loro amore di lunga data. Non ci sono smancerie, solo appoggio reciproco, anche se dal punto di vista intellettuale i due non si capiscono.La vita, la guerra, la perdita del figlio, la cura dei due figli rimasti, le paure vere o presunte, fondano il loro rapportoE’ un libro molto attuale, per questo periodo di corona virus: il nemico in casa.E come le persone imparino ad adattarsi creando quasi una sorta di legame. Tant’è che quando il maggiore, il nemico, se ne sarà andato definitivamente, la donna continuerà a pensare a lui e a come lui abbia cambiato le loro vite.