Due film: “Distruggete Los Angeles” e “The Village”

Partiamo dalla ciofeca: “Distruggete Los Angeles”. Non basta la bella faccina di Mark Dacascos a risollevare le sorti di un film scarsissimo.

A causa di alcuni esperimenti nucleari (danno la colpa alla Cina, ovvio), la terra sta per soffrire un incredibile aumento termico che ucciderà ogni essere umano. L’unico modo per fermare la catastrofe è far brillare una bomba nucleare sotto Los Angeles, in modo che la faglia oceanica smetta di allargarsi.

Già gli effetti speciali della prima scena del fuoco nell’Antartico fanno pietà.

Nella seconda scena, il colonnello belloccio deve salvare la studiosa da una casa in fiamme minacciata dalla lava, e si ferma a far battute allusive e a guardarle il sedere.

Personaggi buoni e cattivi: scontati come un paio di scarpe nel periodo dei saldi.

Un esempio? La figlia del colonnello-eroe non riesce ad allontanarsi da Los Angeles (perché l’America è grande, ma mai abbastanza, e i protagonisti finiscono sempre nel posto sbagliato al momento sbagliato). Viene fatta prigioniera da un pazzo estremista religioso dalla faccia sfigurata che vuole darle fuoco, come ha già fatto con altre vittime; ma non lo fa subito: prepara tutto, butta la benzina, mostra la fiamma dell’accendino e poi va a guardare la TV… Due volte!

E quando uno cade in un pozzo di 400 metri, credetemi, muore: non alza la testa a guardare il timer della bomba nucleare.

Mamma mia, che disastro. Cosa è passato per la testa a Rutger Hauer di recitare in un film così scadente??

“The Village” è tutta un’altra storia (il regista Shyamalan è un genio, anche se questo film non è all’altezza di “Il Sesto Senso”, “Glass” e “Split”).

Comunità isolata tra le colline, fine Ottocento. La gente trascorre le giornate tra lavoro e preghiera, ma il villaggio è circondato da torrette di avvistamento che confinano con il bosco, dove vivono le… creature innominabili!

Il film inizia con il funerale di un bambino, morto perché nel villaggio mancavano le medicine. Il giovane Lucius (Joaquin Phoenix) chiede il permesso al consiglio degli anziani di poter andare nella città vicina a comprare medicinali per evitare ulteriori morti di innocenti. Permesso negato.

Ad un certo punto, incominciano a trovare animali morti e spellati in giro. Gli anziani pensano che le creature innominabili siano entrate in azione perché qualcuno le ha provocate. Però non sono così convinti…

Non vado oltre, sennò vi tolgo il piacere di guardarlo.

Ma il messaggio di fondo è questo: la paura è pericolosa, anche quando non ci sono motivi per avere paura.

E’ un messaggio potente, che ci riguarda sia a livello personale che sociale.

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