Ecco uno di quei libri che sospendo (a p. 52 su 234) perché troppo… simpatico.
Non è nelle mie corde in questo periodo, ma sono sicuro che è adattissimo a chi ha voglia di un romanzo leggero con qualche spruzzata di saggezza.
Petra decide di dare un corso di scrittura creativa nel suo bistrò, un bar-libreria dall’arredamento molto particolare. Il ruolo di insegnante viene preso da Dylan, un ragazzo dagli occhi azzurrissimi di cui Petra si sta innamorando, anche se, a quarant’anni suonati, con un divorzio alle spalle e un figlio in famiglia, le secca ammetterlo, anche a se stessa.
I partecipanti al corso sono diversissimi tra loro, e il romanzo è l’occasione per sbizzarrirsi nel raccontare le loro vite.
Scrittura molto fantasiosa, piena di battute e trovate originali. Ma per me, al momento, se una storia non è piena di morti, tradimenti, assassini, abbandoni, solitudini e compagnia bella, non mi attira.
Grazie, lo prendo in considerazione per una futura lettura leggera! 😉 Buona giornata! 🙂
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