Le ultime diciotto ore di Gesù, Corrado Augias, @Einaudieditore

Quasi un romanzo sulla vita terrena di Gesù, uno dei personaggi più studiati, amati e criticati della storia umana. E ciononostante, uno dei più incompresi.

In realtà Augias, grazie a dei flashbacks sapientemente piazzati, racconta la storia anche precedente a queste ultime diciotto ore: è necessario, per spiegare la figura di Joshua.

Mettiamocela via: Gesù non l’hanno capito ai suoi tempi, ed è molto difficile capirne il messaggio anche oggi. A mio parere, e vedo che anche Augias condivide, lo stesso Gesù ha usato tante di quelle metafore e parabole che non sempre potevano esser capite. Ma vediamo altri punti.

In primo luogo: Gesù NON HA MAI VOLUTO CREARE UNA NUOVA RELIGIONE.

E guarda caso, è la prima cosa che i suoi seguaci fanno. Neanche un bambino di due anni si rivela così tonto! Ti dicono di non fare una cosa, e tu ti comporti al contrario! Dunque, o ci fai o ci sei.

Gesù era ebreo. Lo è sempre stato, ed è morto da ebreo. Non era necessario fondare una nuova religione per mettere in pratica il suo messaggio principale, che era quello di ignorare istituzioni e regolamenti se non andavano a beneficio dell’uomo nella sua interezza e, semplicemente, di amarci l’un l’altro.

E i cristiani cosa fanno? Costruiscono sopra al suo cadavere ancora caldo un sistema di istituzioni, dogmi, regole, gerarchie che offuscano completamente il messaggio principale.

In secondo luogo: perché è stato ucciso Gesù?

A messa continuano a dire, a beneficio di donnette e fanciulli, che è morto per liberarci dal peccato.

E’ una frase che non vuol dire assolutamente nulla e che è offensiva per l’intelligenza media di un essere umano. Uno: quale peccato? Il peccato originale? Quello che si trasmette di generazione in generazione senza che uno abbia fatto alcunché? Ah, allora…

Due: perché la morte di un innocente dovrebbe “lavarmi” da questo presunto peccato compiuto migliaia di anni fa?

Di nuovo: perché è stato davvero ucciso Gesù?

Vacci tu, nella Giudea occupata dai romani, a predicare che la religione deve essere foriera di messaggi di amore, e non organizzatrice di mercati e offerte; così tutte le alte cariche ebraiche ti prenderanno di mira e troveranno un modo per costringere i romani, i padroni/occupanti e unici autorizzati a far rispettare l’ordine pubblico, e metterti a morte.

Vacci tu a predicare che il regno di Dio sta per arrivare, così i romani, terrorizzati dalle minacce di rivolta della regione (minacce che erano molto più alte rispetto ad altri territori occupati dall’Impero) ti metteranno a morte, perché capiranno che stai organizzando un esercito per liberare il tuo paese.

In quella terra gli interesse in gioco erano molti, ma state sicuri che i romani non si interessavano all’aspetto teologico della predicazione di Gesù.

Interessanti sono le parti del libro in cui Augias ci dimostra che i vangeli, scritti molto tempo dopo la morte di Gesù, ci tenessero a far cadere le colpe della sua morte sugli ebrei: i primi cristiani stavano dando forma a una nuova religione. Dovevano dimostrare che quella di prima non andava più bene!

Lo si capisce molto bene con l’episodio di Barabba.

Perché l’assemblea che si riunisce davanti a Ponzio Pilato (assemblea che non rappresenta tutto il popolo ebreo, ricordiamocelo bene!) sceglie di far vivere Barabba e mandare a morte Gesù?

Perché Barabba aveva ucciso un soldato romano.

Non era un volgare assassino, non aveva ucciso per soldi. Oggigiorno lo chiameremmo eroe per la libertà: aveva ucciso un soldato romano (rappresentante degli usurpatori) perché stava infierendo su un ebreo, su un abitante originario di quella terra.

La scelta di dare la vita a Barabba era un chiaro messaggio per gli occupanti romani.

Inverosimile anche la scena di Pilato che si lava teatralmente le mani. Un procuratore romano non si sarebbe abbandonato a un gesto rituale previsto dalla Bibbia (…), un gesto estraneo alla procedura, inconcepibile per un romano.

Questi che ho esposto sono solo alcuni degli interessantissimi spunti del libro, che merita di essere letto da cima a fondo, visto che quando a messa di certo non spiegano chi era Gesù e cosa ci faceva lì.

Non ci troverete il Gesù dei miracoli e della resurrezione.

Solo il Gesù uomo.

Vi assicuro che vi appassionerà comunque.

 

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