Ecco l’ennesima furbata editoriale.
Intitolare una raccolta di scritto di Virginia Woolf “consigli a un aspirante scrittore”. La Woolf non ha mai scritto un manuale di self-help libresco, allora, siccome questi manuali vendono, la Bur si è “inventata” questa raccolta di scritti.
La maggior parte sono tratti dal diario della scrittrice, poi c’è una parte tratta da “Una stanza tutta per sé”, e infine, altri saggi. La Woolf scriveva a manetta, qualcosa da pubblicare sotto forma di “consiglio a uno scrittore esordiente” si trova sempre.
Basta suddividere gli scritti in tre parti:
- Leggere: A) come si legge un libro; B) i libri degli altri
- Scrivere: A) lettera a un giovane poeta; B) Vita di una scrittrice
- Pubblicare: A) una stanza tutta per sé; B) editori, lettori, critici
Qualcosa della Woolf che si possa far rientrare nei titoli di cui sopra si trova sempre.
Che poi la lettura del risultato di questa scelta sia interessante e meritevole, è un altro discorso. Non mi piacciono le furbate editoriali. Anche perché quasi tutti i testi di questo libretto li avevo già letti.
Ma cosa vogliamo farci: l’industria editoriale è, appunto, un’industria. Serviamoci di un docente di Letteratura inglese presso l’Università di Trieste (Roberto Bertinetti) per selezionare i testi, e questo libretto da 5,90 euro si venderà senza tanta fatica.
E infatti l’ho comprato io…
L’ho letto l’anno scorso, e l’ho trovato molto interessante… buon pomeriggio. 🙂
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Finora, di Virginia Woolf ho letto “Una stanza tutta per se”, ed il “Diario di una scrittrice”. Buon pomeriggio. 😉
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