Comprato a 9,9 euro all’autogrill. Mi era venuto il dubbio che fosse in offerta perché di bassa qualità… ma aveva una copertina così invitante, e poi avevo voglia di “vedere” un po’ l’Alaska, insomma, l’ho letto.
Ecco qui solo alcuni dei difetti che mi sento di segnalarvi:
a) l’amicizia tra la dottoressa Talbot e Lorraine, la prima vittima, non è resa bene: non basta dire che erano amiche, e che la dottoressa l’ha ospitata a casa sua dopo la separazione di Lorraine dal marito. Il rapporto non si sente, non traspare: non viene mostrato.
b) l’auto che non va in moto e che costringe il poliziotto ad ospitare la protagonista a casa sua per la notte è più banale di un’unghia incarnita.
c) il poliziotto bello, giovane, rispettosissimo, paziente, intelligente, dalle spalle ampie è più banale di un’unghia smaltata.
d) non si vede l’Alaska. Si vede solo la neve, ma non c’è una descrizione di una, dico una, casa o costruzione. Non so come sono fatte le strade, non so se per arrivare da un posto all’altro bisogna attraversare boschi o fabbriche. L’Alaska qui non c’è.
e) gli spostamenti delle persone sono incompleti. Da un momento all’altro te li trovi in una stanza o per strada e non hai letto da nessuna parte che si erano mossi.
f) per tutto il romanzo ti parlano di un episodio in cui Jasper si è fatto vivo dopo venti anni di latitanza. E’ successo l’estate precedente alla vicenda del romanzo. Ma non si sa come è successo, come è iniziato, perché è andato a buon fine (per la dottoressa). Non si sa niente.
g) i dialoghi tra la Talbot e il poliziotto figo sono molto improbabili. Si trovano nel mezzo di una possibile evasione di serial killer dal carcere di massima sicurezza e loro stanno a parlare di come e quando, vista la storia pregressa di Evelyn, potrebbero far sesso.
h) tralascio la banalità dei tempismi di apparizione di Glenn e Garza nella scena finale.
i) la direttrice del carcere è in Nuova Zelanda per il matrimonio della figlia, e per tutta la durata della vicenda non c’è modo di contattarla. Improbabile. Una con una responsabilità del genere deve essere sempre rintracciabile, matrimonio-della-figlia una mazza.
Eppure… sono arrivata alla fine della lettura. E che volete farci, dovevo capire se l’assassino era quello che avevo individuato fin dalle prime pagine!
Era quello.
E se una incapace come me lo ha capito fin da subito, allora il libro è proprio un thriller da poco.