Me l’hanno fatta…

In questi mesi di letture alimentari, mi sto preoccupando della quantità di zuccheri che inglobiamo a casa. Così mi sono lasciata tentare e ho comprato (poi vi dirò come) una confezione di Truvìa dell’Eridania.

Poco fa ascoltavo una conferenza del professor Berrino sui coloranti e sui dolcificanti artificiali e mi ha rivelato quanto segue: l’industria si preoccupa dell’immagine dei propri prodotti, ovvio, e avendo capito che i consumatori preferiscono evitare gli addittivi che iniziano con E (E230, E222 ecc…), sono passati a utilizzare direttamente il nome scientifico dei componenti, perché fa meno paura un nome scientifico di un codice che inizia con E.
Il professor Berrino ha portato l’esempio della stevia.

Come primo ingrediente c’è un agente di carica, l’eritrolo.

Che è…

L’eritrolo (un polialcool come il maltitolo, i mannitolo e l’isomalto), è un composto chimico a metà tra un alcool e un carboidrato (zucchero). La sua funzione è quella di dare volume al prodotto (diminuire la concentrazione di stevia), di conferire dolcezza (il suo potere edulcorante raggiunge quasi lo zucchero bianco, mai comunque come la stevia) e di diminuire il costo del prodotto (perchè rispetto alla stevia costa davvero molto meno).

Ma come… sulla confezione di Truvìa scrivono “dolcezza e naturalità“, e poi ci mettono come primo ingrediente un edulcorante artificiale???

Così imparo a fidarmi della pubblicità.

Non è tanto la mia paura del male che può farmi l’eritrolo. Ma il fastidio che ho provato nell’essermi fatta prendere in giro, non si può misurare!

Mi consolo solo col fatto che la confezione di Truvìa non l’ho comprata al supermercato a prezzo pieno, ma era in regalo con un giornale.
Magra consolazione. Praticamente una consolazione senza calorie.

2 Comments

Filed under Libri & C.

2 responses to “Me l’hanno fatta…

  1. Molto interessante questo articolo, perché è da tempo che cerco di trovare un’alternativa allo zucchero che non siano i dolcificanti. Sono anni che uso il fruttosio per addolcire le bevande come il tè e il caffè (ho provato col miele, ma proprio non mi va). I dolcificanti li ho provati tutti e mi danno subito una nausea tremenda, quindi quando mia suocera due anni fa mi ha consigliato di provare Truvia, un dolcificante naturale, sono stata ben contenta di investire circa 4 sterline nell’acquisto.

    L’illusione però è durata poco: ho provato subito col mio tè e all’inizio non mi sono accorta di nessun retrogusto (come notavo nei dolcificanti), ma dopo circa dieci minuti ho sentito la solita nausea che saliva e mi son detta: allora questa roba ha qualcosa di non naturale? E purtroppo deve essere questo eritrolo maledetto. Alla faccia del prodotto naturale. Sono ancora alla ricerca di uno zucchero naturale, che sa di zucchero che non fa male come lo zucchero. Se lo trovi, avvisa 🙂

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  2. Anche il fruttosio me lo hanno sconsigliato perché, se non è ingerito insieme alla frutta, ha un alto indice glicemico. La mia ricerca continua: non voglio rinunciare al dolce!!

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