Da “Amore per l’odio” di L. Donskis. Ecco qualche parola dalla prefazione di Bauman Zygmunt:
“Le radici più profonde della paura contemporanea – la graduale ma inesorabile perdita di sicurezza esistenziale e la fragilità della propria posizione sociale – non possono essere affrontare direttamente, poirché le agenzie ancora esistenti di azione politica non hanno potere sufficiente per sradicarle in un mondo che si sta rapidamente globalizzando. E così le paure tendono a spostarsi dalle cause reali di malessere per scaricarsi su bersagli che sono solo remotamente, sempreché lo siano, connesse alle fonti di ansia, ma che presentano il vantaggio di essere prossimi, visibili, a portata di mano e per ciò stesso possibili da gestire. Tali battaglie sostitutive, intraprese contro un nemico sostitutivo, non cancelleranno l’ania, poirchéP le sue radici reali resteranno dov’erano, assolutamente intatte”.
Sulla paura
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